giugullare

il viaggio per cui si parte non è mai il viaggio da cui si ritorna

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detesto gli ingegneri

Tuesday, October 31, 2006

happy halloween, people!



è halloween, gente. fate prender aria ai vostri skeletri nell'armadio!

riassumiamo i ruoli

...chiariamo: io scrivo. Il mancino disegna.

Monday, October 30, 2006

ricordo



come la marea...torni. torni ogni volta che raggiungo la spiaggia del sogno. torni.

Sunday, October 29, 2006

le facce della medaglia


basta la luce di una sola vita per illuminare entrame le facce?

Wednesday, October 25, 2006

fantasmi del presente


torna. ogni notte. sono stanco di combattere le emozioni.

neve



è inverno, almeno per me. ma dov'è la neve?

Monday, October 23, 2006




Sono stanco. Stanco di avere come unica certezza la sua assenza.

Sunday, October 22, 2006


e nel sogno di nuovo le due figure compaiono. l'una coperta, l'altra di pietra.

lei, il silenzio


il silenzio tesse segreti. lei tesse il silenzio. Nel suo silenzio scivolano via i vestiti. Nel suo respiro la notte sogna.

Friday, October 20, 2006

massa



a volte la vita è sostanza, altre solo massa in movimento

La brina



Ero seduto accanto ad un sogno
un nome di donna, inanellato in rima
Aveva ali, e non ne aveva bisogno

Quel nome, dal suono di brina
sfiorò il mio mondo quasi per caso
lei era la rosa, lei era la spina

Cercai di raggiungerla anch’io in quel cielo
Ma tra me e il sogno si intromise un velo
Tanto leggero quanto resistente
“Sono la realtà, mi disse, sono il presente”

Intanto il sole sorgeva all’orizzonte
Con i suoi raggi di false promesse
“Asciugherà la brina, se supera il monte!”

Gridai a quel velo, ottuso e trasparente
“Devo baciarla, prima che scompaia
Fammi passare, per te non cambia niente”

Ma il presente è un falso alleato
Filtra i tuoi sogni su una tela di ragno
Parla al futuro mentre li cede al passato

e la rabbia scese su me come la pioggia
mi avventai su quel velo con l’anima e i denti
ferendolo quanto un fiore può ferire la roccia

vincitore, il presente non sorrise, restò a guardare
mentre fratello sole sorgeva e la brina svaniva
per volare senz’ali verso un uomo da amare

inferno




Mi adagio sul fondo come all’inferno
Mentre la mia sera cede all’inverno
Del non averti, del non starti vicino
Ma tu non mi senti e prosegui il cammino

Mi adagio sul fondo più fondo del mare
Non vedo, non sento, null’altro da fare
Una vita in apnea se non soffia il tuo vento
Il mio veliero tace, il mondo si è spento

E io volevo soltanto viver da solo
Piedi e pensieri al livello del suolo
Nessun terremoto, nessuna scossa
Nessuna frana ma una pietra s’è mossa

Ed ora nuoto come foglia nel fiume
Lo stesso controllo che del vento han le piume
Mi adagio sul fondo come all’inferno
Sei mai stata mia, e questo è l’eterno