giugullare
il viaggio per cui si parte non è mai il viaggio da cui si ritorna
Tuesday, October 31, 2006
Monday, October 30, 2006
Sunday, October 29, 2006
Wednesday, October 25, 2006
Monday, October 23, 2006
Sunday, October 22, 2006
Friday, October 20, 2006
La brina
Ero seduto accanto ad un sogno
un nome di donna, inanellato in rima
Aveva ali, e non ne aveva bisogno
Quel nome, dal suono di brina
sfiorò il mio mondo quasi per caso
lei era la rosa, lei era la spina
Cercai di raggiungerla anch’io in quel cielo
Ma tra me e il sogno si intromise un velo
Tanto leggero quanto resistente
“Sono la realtà, mi disse, sono il presente”
Intanto il sole sorgeva all’orizzonte
Con i suoi raggi di false promesse
“Asciugherà la brina, se supera il monte!”
Gridai a quel velo, ottuso e trasparente
“Devo baciarla, prima che scompaia
Fammi passare, per te non cambia niente”
Ma il presente è un falso alleato
Filtra i tuoi sogni su una tela di ragno
Parla al futuro mentre li cede al passato
e la rabbia scese su me come la pioggia
mi avventai su quel velo con l’anima e i denti
ferendolo quanto un fiore può ferire la roccia
vincitore, il presente non sorrise, restò a guardare
mentre fratello sole sorgeva e la brina svaniva
per volare senz’ali verso un uomo da amare
Quel nome, dal suono di brina
sfiorò il mio mondo quasi per caso
lei era la rosa, lei era la spina
Cercai di raggiungerla anch’io in quel cielo
Ma tra me e il sogno si intromise un velo
Tanto leggero quanto resistente
“Sono la realtà, mi disse, sono il presente”
Intanto il sole sorgeva all’orizzonte
Con i suoi raggi di false promesse
“Asciugherà la brina, se supera il monte!”
Gridai a quel velo, ottuso e trasparente
“Devo baciarla, prima che scompaia
Fammi passare, per te non cambia niente”
Ma il presente è un falso alleato
Filtra i tuoi sogni su una tela di ragno
Parla al futuro mentre li cede al passato
e la rabbia scese su me come la pioggia
mi avventai su quel velo con l’anima e i denti
ferendolo quanto un fiore può ferire la roccia
vincitore, il presente non sorrise, restò a guardare
mentre fratello sole sorgeva e la brina svaniva
per volare senz’ali verso un uomo da amare
inferno
Mi adagio sul fondo come all’inferno
Mentre la mia sera cede all’inverno
Del non averti, del non starti vicino
Ma tu non mi senti e prosegui il cammino
Mi adagio sul fondo più fondo del mare
Non vedo, non sento, null’altro da fare
Una vita in apnea se non soffia il tuo vento
Il mio veliero tace, il mondo si è spento
E io volevo soltanto viver da solo
Piedi e pensieri al livello del suolo
Nessun terremoto, nessuna scossa
Nessuna frana ma una pietra s’è mossa
Ed ora nuoto come foglia nel fiume
Lo stesso controllo che del vento han le piume
Mi adagio sul fondo come all’inferno
Sei mai stata mia, e questo è l’eterno