giugullare

il viaggio per cui si parte non è mai il viaggio da cui si ritorna

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detesto gli ingegneri

Friday, October 20, 2006

La brina



Ero seduto accanto ad un sogno
un nome di donna, inanellato in rima
Aveva ali, e non ne aveva bisogno

Quel nome, dal suono di brina
sfiorò il mio mondo quasi per caso
lei era la rosa, lei era la spina

Cercai di raggiungerla anch’io in quel cielo
Ma tra me e il sogno si intromise un velo
Tanto leggero quanto resistente
“Sono la realtà, mi disse, sono il presente”

Intanto il sole sorgeva all’orizzonte
Con i suoi raggi di false promesse
“Asciugherà la brina, se supera il monte!”

Gridai a quel velo, ottuso e trasparente
“Devo baciarla, prima che scompaia
Fammi passare, per te non cambia niente”

Ma il presente è un falso alleato
Filtra i tuoi sogni su una tela di ragno
Parla al futuro mentre li cede al passato

e la rabbia scese su me come la pioggia
mi avventai su quel velo con l’anima e i denti
ferendolo quanto un fiore può ferire la roccia

vincitore, il presente non sorrise, restò a guardare
mentre fratello sole sorgeva e la brina svaniva
per volare senz’ali verso un uomo da amare

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