giugullare

il viaggio per cui si parte non è mai il viaggio da cui si ritorna

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detesto gli ingegneri

Monday, February 23, 2009

in attesa. inattesa.

Ogni attesa, alla fine, porta ad un'altra attesa.
E' notte, ci sono alcune ore che passano di qua, tra le mie dita e i miei pensieri.
Non si fermano mai.

A volte rallentano, a volte vorrei farle rallentare di più. Altre volte corrono come avessero il diavolo alle spalle.
Un tempo mi voltavo a guardare. Cercavo quel maledetto diavolo, quel peccato imperdonabile, che non permetteva alle ore di tornare indietro.
Adesso non mi preoccupo più...non di questo, almeno.
non di questo.

Passata un'ora, ne arriverà un'altra. avrà le sue sorprese, le sue storie. Oppure passerà tutto il suo tempo a parlarmi delle sorelle già passate.
A volte passano ore piene di fretta, intente a raccontarmi delle figlie che arriveranno: come ogni mamma che si rispetti, me ne parlano sempre bene.
Fosse per loro, le mia vita sarebbe stata destinata al paradiso già un milione di volte.

A volte le ascolto, a volte no.
A volte loro ascoltano me.
Poi passano.
tutte.

Io faccio per alzarmi, andare a dormire, la notte è un po' più notte e l'alba un pò più vicina.
Prendo lei per mano, e andiamo un'altra volta a letto.
lei non passa mai.
lei.
l'attesa.

2 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Anche questa.... è splendida! La porto con me.
https://www.facebook.com/pages/Una-o-cento/

2:20 AM  
Blogger thobaru J boyle said...

direi che quel che provo incontra la tua approvazione ;-)

2:47 AM  

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