giugullare

il viaggio per cui si parte non è mai il viaggio da cui si ritorna

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detesto gli ingegneri

Monday, January 12, 2009

la ballata dei tre vecchi

I tre vecchi parlano piano
sussurrano all'orecchio, vicino
i tre vecchi ti tengon per mano
hanno lo guardo perso lontano

i tre vecchi son sempre vivi
muoiono solo in fondo al bicchiere
sempre presenti a lato dei bivi
rinascono appena finisci di bere

i tre vecchi son pieni di consigli
han bisacce gonfie di ricordi sinceri
il mondo pieno di illustri figli
e le mane vuote dei soldi di ieri

i tre vecchi son storpi e malati
“fatti non foste per viver felici”
ma i loro dolori son amici fidati
con cui carezzare le tue cicatrici

il primo è alto, secco come uno stecco
lui apre la fila, non punta mai il dito
parla a tutti, non chiude mai il becco
é quello che inizia e non ha mai finito

il secondo è piccolo e pure zoppo
guarda tutti e non vede nessuno
il peso dentro è grosso, troppo
per trovar perdono in qualcuno

il terzo è cieco, ma sente tutto
parla sottovoce, per sentire se stesso
nel frastuono di un mondo falso e farabutto
che da sempre fetente prova a farlo fesso

i tre vecchi conoscono proprio tutti
di ciascuno sono amici per fargli piacere
a feste, disgrazie matrimoni e lutti
restano in fondo, senza tacere

i tre vecchi son parole
son concetti, emozioni, come vi pare
sempre presenti per chi li vuole
Rimpianto, Rimorso, l'illustre Rancore

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