re del mio castello
E il silenzio scuro
Che balla dentro me
Si muove sicuro
Nel castello che non c’è
Vola nelle stanze vuote
Su un cavallo rosso
I suoi zoccoli sono note
Il mio trono è solo un fosso
Sono il re dell'inutile castello
Ho uno scettro fatto di pianto
Di tristezza il mio mantello
Nel silenzio, il mio canto
Mi alzo, nell’eco di me stesso
Non c’è più nessuno a corte
Sai, me ne dimentico spesso
Ho una regina soltanto nelle carte
Ho tolto ogni specchio
Nel silenzio che rideva
Non velevo vedere il vecchio
E il silenzio lo sapeva
A volte arrivo anche alla finestra
Il mio stupido mantello addosso
Ma il mondo gira come una giostra
Meglio tornare nel mio fosso
Nel buio della sala e del trono
Tra angoli neri, arazzi e ricordi
Provo ancora a descrivere il suono
Del tuo cuore, a muri ormai sordi
Ma l’unico che ascolta è uno spettro
Perso anche lui dentro il castello
Prima lo colpivo con il mio scettro
Ora ci raccontiamo com’era bello
Quando la donna amata, la regina
Riempiva queste stanze di profumo
Incantando la corte ogni mattina
Quella corte, ora fango e fumo
di questo posto sono l’unico re
I silenzi l’unica mia corte
Nel mio bel castello che non c’è
solo chi non c'è trova le porte.
Che balla dentro me
Si muove sicuro
Nel castello che non c’è
Vola nelle stanze vuote
Su un cavallo rosso
I suoi zoccoli sono note
Il mio trono è solo un fosso
Sono il re dell'inutile castello
Ho uno scettro fatto di pianto
Di tristezza il mio mantello
Nel silenzio, il mio canto
Mi alzo, nell’eco di me stesso
Non c’è più nessuno a corte
Sai, me ne dimentico spesso
Ho una regina soltanto nelle carte
Ho tolto ogni specchio
Nel silenzio che rideva
Non velevo vedere il vecchio
E il silenzio lo sapeva
A volte arrivo anche alla finestra
Il mio stupido mantello addosso
Ma il mondo gira come una giostra
Meglio tornare nel mio fosso
Nel buio della sala e del trono
Tra angoli neri, arazzi e ricordi
Provo ancora a descrivere il suono
Del tuo cuore, a muri ormai sordi
Ma l’unico che ascolta è uno spettro
Perso anche lui dentro il castello
Prima lo colpivo con il mio scettro
Ora ci raccontiamo com’era bello
Quando la donna amata, la regina
Riempiva queste stanze di profumo
Incantando la corte ogni mattina
Quella corte, ora fango e fumo
di questo posto sono l’unico re
I silenzi l’unica mia corte
Nel mio bel castello che non c’è
solo chi non c'è trova le porte.
0 Comments:
Post a Comment
<< Home