giugullare

il viaggio per cui si parte non è mai il viaggio da cui si ritorna

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detesto gli ingegneri

Thursday, March 30, 2006

foglie e radici

Tra nuvole rosa e nere, spiove

Il cielo intero acceso, si muove

Accanto all’uomo lei cammina

La luce dell’alba si avvicina

L’acqua a terra guarda in alto

Mai più un altro grande salto

L’acqua a terra trema un poco

L’ha sfiorata il vento, forse è un gioco

Il bambino guarda serio sua madre

Affronterà chi se preso suo padre

Vorrebbe dirle con voce sicura

Che signora morte non gli fa paura

Tra nuvole spente e accese, spiove

Sotto le nuvole, quante cose nuove

L’uomo suo a lei piano si avvicina

Si schiude come un fiore la mattina

L’acqua a terra se ne sta andando

L’erba a terra sta ricrescendo

Diventerà alta, giocherà le sue carte

Nel vento sarà mare, noi le sue barche

Il bimbo fissa serio l’angolo scuro

Il suo angelo vicino lo rende sicuro

E poi, la luce è accesa poco più in la

L’aveva accesa quel chi chiamava papà

Tra le nuvole e i grandi sogni, spiove

Lì, nel mezzo, nulla si muove

La mano dell’uomo stringe quella di lei

La pioggia lava ciò che non sei

Il sole splende sui campi di fuoco

Il grano già giallo, sarà d’oro tra poco

Verrà la raccolta, i forni da scaldare

Sarà nuovo pane, pronto da spezzare

Il bimbo crescerà, in ogni domani

Lei ci sarà, dentro il cuore e nelle mani

Resteranno le paure, di notte come ladre

Ma nasceranno figli, e lui rinascerà padre

1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

leggera, sofferente. bella.

stefy

4:28 AM  

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