giugullare

il viaggio per cui si parte non è mai il viaggio da cui si ritorna

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detesto gli ingegneri

Monday, April 10, 2006

il vuoto presente

Il vuoto presente
Mi riempie
Mi colma lento
E Dio più non sento

Solo come il tempo
Coltivo nel mio campo
Quanti semi, quanti
Tutti in riga come fanti

Cresceranno al mio comando
O moriranno sai provando
Quanto potere ho davvero
Nel mio piccolo cimitero

Spegni la luce e vieni a dormire
Non c’è mai niente da capire
Nessun saggio all’orizzonte
E le nostre vite in piedi al fronte

Credimi basta anche il respiro
Se l'amore non da sospiro
Spegni tutto e vieni a letto
Quel che siamo farà da tetto

E non ci crollerà neanche addosso
È troppo duro e troppo spesso
è anche pesante, anche solo
per prendere davvero il volo

Nessuno crede alle leggende
Vedi nessuno che se la prende?
Non c’è il sole nel focolare
E nessun colpevole a cui sparare

Per la meschinità di una vita intera
Che in più arriva presto a sera
Quando tu hai ancora troppa paura
Che da là sia ancora più dura

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