giugullare

il viaggio per cui si parte non è mai il viaggio da cui si ritorna

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detesto gli ingegneri

Wednesday, September 30, 2009

quel diverso nome della luce

Quante volte ho accarezzato il tuo nome
Come fosse la tua pelle
In attesa che, chissà come
Si schiudessero a me le stelle

Quante volte l’ho sussurato
Come zucchero tra i pensieri
Come acqua fresca sul peccato
Quante volte su questi sentieri

Su cui continuo a camminare
A volte in cerchio, a volte in tondo
Affondando in questo mare
È quasi dolce restare a fondo

Vorrei dirti che ti amo vorrei
Che mi manchi, se non ci sei
Sono come vento, tra le foglie
Ma a te non serve chi si scioglie

E si congela, come stagioni
Passate veloci o lente
Sulla mia pelle, come legioni
Sulle parole ormai spente

Con cui sussurro quel diverso nome della luce
Che porta a te, al tuo mare
Che riporta a me, solo la mia voce
E Dolce non m’è, il naufragare
No, dolce non m’è, li naufragare

1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Ciao...rubo ancora da te. Notte.
P.s. Sono sempre io....https://www.facebook.com/pages/Una-o-cento/146634278718170

5:55 PM  

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