giugullare

il viaggio per cui si parte non è mai il viaggio da cui si ritorna

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detesto gli ingegneri

Thursday, September 29, 2011

frammento 1

Mi pareva strano cercare fari su quella strada, nessuno la percorreva con la pioggia.
Figuriamoci quando si accompagnava alla notte.
Strada stretta, contorta. Fatta a metà per arrivare da qualche parte, e a metà per perdersi nel frattempo. Nessun faro.
Andiam bene.
Un passo. Un altro. La pioggia continuava con la sua ostinata logica a cadere. La cosa che mi lasciava perplesso era che, teoricamente, non sarebbe potuto succedere.
Il che, come quella strada di merda, non mi portava da nessuna parte. Qualunque direzione prendessero i miei pensieri, se partivano da quel presupposto, erano condannati a perdersi.
Quindi mi limitavo a camminare.
Le scarpe lasciavano l’asfalto con il rumore di una ventosa. La pioggia frignava conme un gattino impaurito.
Di luci nessuna traccia. Altri passi.
Altra pioggia. Che palle.

Almeno avesse lavato via il sangue.

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